Madonna Odigitria, patrona della Sicilia

Per la storia santa della nostra nazione Sicilia oggi 26 maggio 2015 ricordiamo la Madonna Odigitria, patrona della Sicilia, viene celebrata nella liturgia della Chiesa Siciliana ogni martedì a seguire la domenica di Pentecoste. Il Popolo Siciliano è legato a questo culto molte sono le chiese dedicate alla Madonna d’Odigitria e sono molti gli artisti che l’hanno raffigurata in bassi rilievi marmorei e quadri, mentre il culto è iconografico. La rappresentazione della Madonna in una cassa portata da due anziani rivolti per  strade diverse. Alcuni asseriscono che sia la narrazione di una leggenda che narra la solita contesa tra due paesi, pretendenti della santa icona conclusasi con la costruzione del santuario là dove, al bivio, la Madonna scelse diventamndo così pesante da non essere più trasportabile. In realtà questa leggenda nasce da chi da origine al nome Odigitria alla lingua greca quindi al termine idros che significa “acqua”. Così si narra che la magnifica immagine della Madonna è stata messa in una cassa di cedro dai soldati assediati a Costantinopoli ed affidata alle acque del mare, quindi dei monaci basiliani (calogerini) trovata in riva la portarono in trionfo per tutta la Sicilia. In realtà altri ripostano questo culto ad uno atavico antecedente al cristianesimo stesso indigeno di qualche divinità collegata con l’elemento dell’acqua. In molti paesi della Sicilia in processione vengono rivolte preghiere per la pioggia. Il culto di Santa Maria d’Itria in Sicilia alcuni storici la pongono nel VIII secolo, quando un’armata di soldati Siciliani dell’esercito imperiale tornati da una grande battaglia contro i Saraceni in difesa di Costantinopoli, portarono con fede la copia della Santa Icona, subito si diffuse per tutta la Sicilia con il nome di Santa Maria d’Itria (Idria) e d’allora fu proclamata patrona della Nazione Siciliana e del Popolo Siciliano. (Nella foto Santa Maria d’Itria – Contessa Entellina – Palermo).

NOME

Il termine Odigitria, abbreviato spesso con Itria, proviene dal greco Hodeghetria, questo appellativo è composto dalla radice hodos che significa “cammino”  e dal verbo hegheisthai che si traduceguidare”. L’icona che è situata sull’altare della chiesa Santa Maria Odigitria dei Siciliani a Roma, in Via del Tritone al numero 82,  raffigura la Madre Santa che indica la via a nostro Signore Bambino.  La mia preghiera è che quella via sia percepita da tutti noi Siciliani come rettitudine e soluzione alla nostra sofferenza di Nazione senza sovranità, di Popolo senza autodeterminazione, per un futuro dove i nostri figli possono divenire protagonisti del loro destino.

Da una interessante pubblicazione su “Gazzettino” di Giarre Anno XXVII n°19 del 2 giugno 2007 dal titolo “La Vergine Odigitria” scritto a due mani da Salvo & Giuseppe Musumeci leggiamo:

“Durante il Separatismo, l’on. Ing. Giuseppe Caltabiano, noto esponente del Mis, chiede al Rev. Don Ambrogio Gullo (Domenicano) di scrivere una preghiera alla SS.Vergine Odigitria, venerata in Acireale e titolare della “Chiesa Nazionale dei Siciliani” in Roma. La preghiera molto toccante focalizzava il momento di grande tensione emotiva ed ideale, vissuto, in quel periodo, dalla stragrande maggioranza dei siciliani. Sua Ecc. Rev.ma Mons. Salvatore Russo, Vescovo di Acireale, concesse l’imprimitur il 30 luglio 1944, e così, la Vergine Odigitria divenne patrona anche degli indipendentisti.”

 Preghiera

O Vergine Santa,

che volgi lo sguardo sulle guerre e dai la pace,

che stendi la mano e sollevi chi cade,

che appari e disperdi le ombre,

proteggi la Sicilia.

Madre di Dio sii nostra.

Sii con noi, o Maria,

in quest’ora di universale distruzione,

sangue che trabocca e straripa,

di dissoluzione che travolge.

Resta con noi,

nella terra che ami,

che è tua;

che Ti salutò

e T’invocò Regina nelle lotte,

dure e cruente,

per la fede e la Patria.

Benedici la Sicilia,

quest’isola ferace,

madre di Santi, di martiri, di pontefici, di vergini, di eroi.

Abbiamo bisogno di Te,

oggi, più che mai.

Nello smarrimento che scombuia le menti,

nel disordine che travaglia le genti,

nello scompiglio che imperversa sul mondo

reggi il nostro Popolo:

sii nostra stella.

Ravviva la fede,

infondi in noi energie di resistenza,

di carità e di giustizia.

Segnaci la via che abbiamo da seguire

e guida la Sicilia nostra

agli alti destini a cui la secolare storia la sospinge,

a cui Dio la chiama.

Facciamo tesoro di questa preghiera di don Ambrogio Gullo, perché  abbiamo bisogno ancora, perché lo smarrimento continua, perché “NOI” abbiamo bisogno nuova energia per resistere ancora all’oblio totale della rassegnazione e solo una luce interiore può indicarci la via da seguire, questa luce è la nostra stella protettrice Santa Maria Odigitria, Madre nostra.

Da: SANTA MARIA ODIGITRIA DEI SICILIANI di Alphonse Doria – L’Isola:

http://www.laltrasicilia.org/1612/santa-maria-odigitria-dei-siciliani-di-alphonse-doria/

 



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