24 maggio la grande guerra
24 MAGGIO 2011. RICORRE, OGGI, IL 96° ANNIVERSARIO
DELL’ENTRATA DELL’ITALIA NELLA
PRIMA GUERRA MONDIALE.
LA SICILIA EBBE, IN QUELLA GUERRA, IL PIÙ ALTO
NUMERO DI MORTI, PUR ESENDO LA REGIONE
PIÙ LONTANA DALLE AREE INTERESSATE
DIRETTAMENTE AI COMBATTIMENTI. PERCHÉ?
PER COLPA DI CHI?
L’FNS CHIEDE VERITÀ E GIUSTIZIA …
L’ FNS ricorda che oggi ricorre il 96° Anniversario dell’Entrata
dell’Italia in quella guerra che sarebbe stata, in un primo tempo,
chiamata soltanto “LA GRANDE GUERRA” e che poi sarebbe diventata
la PRIMA GUERRA MONDIALE. E che si sarebbe conclusa nel 1918.
Il nostro Popolo non ne ha, certamente, un buon ricordo in
quanto la SICILIA, pur essendo al Regione più lontana dalle zone delle
operazioni di guerra, ebbe il maggior numero di soldati morti. In
assoluto ed in percentuale.
Insomma: non si può dire che si era trattato di un caso.
La graduatoria dei Caduti vede, infatti, al primo posto la Sicilia, al
secondo la Sardegna ed al terzo l’Italia Meridionale. Il SUD pagò un
contributo di vite umane altissimo.
Anche dal punto di vista economico, la Sicilia e tutto il Meridione
ebbero enormi perdite, mentre le industrie del Nord, che producevano,
nella quali totalità, gli esplosivi, le armi, i carri armati e quanto altro fosse
utile alla guerra, potenziarono le rispettive strutture ed il loro volume di
affari.
Ricordiamo, tuttavia, che nei reduci rinacque il Sicilianismo forte e
puro, si consolidò la conoscenza politica, si sentì più forte la identità
Siciliana. Si volle persino la rinascita della lingua e della cultura siciliana.
A quest’ultimo proposito ricordiamo che i soldati e gli ufficiali Sardi
furono autorizzati ad usare ufficialmente, fra di loro e per i comandi, la
lingua sarda, mentre i Siciliani parlavano in Siciliano senza alcuna
autorizzazione. E lo dimostrò per primo il Gen. CASCINO.Questo particolare, tuttavia, dimostra anche un’altra cosa. E cioè
che gli “accorpamenti” su base regionale dei soldati, anche se non
“ufficializzati” avvenivano regolarmente e funzionavano … nel bene e nel
male. Non aggiungiamo altro. I fatti sono FATTI e parlano da soli. Ma
l’FNS chiede che comunque gli Uffici Storici dei Reggimenti e il
Ministero della Difesa ci spieghino perché il Popolo Siciliano pagò
questo il più alto prezzo in termini di vite umane. E senza avere, né
prima della guerra né dopo, motivi di muovere guerra ad altri Stati
Europei, né interessi da difendere e da conseguire. A differenza delle
regioni del Nord.
Antudu!
Palermo 24 MAYU 2011
Il Segretario Politico
Giuseppe Scianò
Si ringrazia per la cortese attenzione
l’Addetto alla Comunicazione
Giovanni Basile