Propaganda Massonica

PROPAGANDA MASSONICA
SPOT PUBBLICITARIO ALLA MASSONERIA PAGATO CON I SOLDI DEGLI ABBONATI.
Di
Alphonse Doria 
                Domenica 13 giugno 2010 alle ore 14,30 è andato in onda sulla RAI 3 nel programma “In  ½ ora” condotto dalla giornalista Lucia Annunziata, vi è stata una intervista all’avvocato Gustavo Raffi Gran Maestro della Loggia del Grande Oriente d’Italia. Dal mio punto di vista uno spot bene organizzato alla Massoneria.
Annunziata cita i numeri della Loggia più grande d’Italia:
21.000 iscritti
774 logge
Raffi da 11 anni Gran Maestro 
“Possiamo chiamarla la sua carica presidenza?”
“No, maestranza!”
 4000 iscritti appartenenti al PD.
Raffi richiamato a fare “luce” sulla storia afferma che la P2 è stato un fenomeno antimassonico.
Si può  fare una equazione
P2 : MASSONERIA = BR : PCI
AD ACCUSARE LA P2 SONO STATI I FRATELLI MASSONI DEMOCRATICI
Chi sono i massoni oggi?
Raffi risponde: “Provengono dalla medio borghesia tendente verso il basso di cultura alta. (…) Non vi è l’alta finanza o banchieri.”
Ecco allora pronti a mostrare al pubblico pagante della Rai il collare storico – Raffi chiarisce -è quello che è stato donato al banchiere Adriano Lemmi.
E ‘ giusto sapere chi è Adriano Lemmi?
Ha realizzato, dopo l’unità d’Italia, l’unità italiana della massoneria, sotto il labaro del Grande Oriente d’Italia, assoggettando all’obbedienza tutte le logge indipendenti nei vari ex stati prima dell’unità d’Italia. Progettò una loggia coperta per manovrare la finanza pubblica. Il suo progetto (incarico) massonico, fare uscire dalle logge i liberi pensatori e i quella “medio borghesia tendente verso il basso” per conquistare il potere. Un suo motto: "Chi è al governo degli Stati o è nostro fratello o deve perdere il posto".
Un’  altra dichiarazione lo caratterizza: "La scomparsa del potere temporale dei papi è il più memorabile avvenimento del mondo".
Il collare storico che indossa Gustavo Raffi significa la continuità di questi progetti. Il collare storico contraddice tutte le false affermazioni del Gran Maestro che lo indossa.
L’Annunziata chiede se è vero che il cuore della massoneria batte più  a sinistra.
Raffi risponde nei fatti di si, nel risorgimento erano tutti uomini della sinistra storica, nel fascismo tutti antifascisti.
Bisogna ricordare a Raffi i dirigenti massoni del partito fascista. La storia ricorda i dodici massoni di piazza del Gesù che firmarono la sfiducia al Duce oltre la firma del genero Ciano, di Grandi e altri cinque membri. Questo dimostra la partecipazione diretta, con relativa responsabilità della massoneria nel fascismo. Anzi, la maggioranza di fatto nel Gran Consiglio del partito fascista.
Un’altra affermazione di Raffi ha attratto la mia attenzione: “La costituzione è il grande gioiello di famiglia!”
L’Annunziata: Fini ha dovuto discolparsi dall’accusa di massone.
Raffi: Fini non è massone, è stato per la sua laicità!
C’è una equazione… (?) Ciampi si!”
Annunziata: L’attuale presidente dal punto di vista dei colori potrebbe essere un fratello?
… Napolitano!
Raffi: “Al mio avviso si! Al  mio avviso si! Per umanità, per distacco, per intelligenza, per avere, dico con linguaggio muratorio, avere levigato la pietra, averla sgrezzata, in questo senso qui … insomma …. Averla resa utile per costruire.”
(Quale pietra ha levigato Napolitano? resa utile per costruire cosa?)
Annunziata: E Bossi?
Raffi: Ci spara a zero tutti i giorni! 
                      Il Gran Maestro continua con la propaganda: la massoneria ha aperto gli archivi è l’era della comunicazione. Raffi nomina (Fulvio) Conti che nell’introduzione del libro edizione Il Mulino (Massoneria e religioni civili) lo ringrazia affermando che è stato possibile il testo grazie alla visione dell’archivio.
Questo libro afferma tutto il contrario di ciò che è stato propagandato in questo programma. Ecco la presentazione: “(…)  sono descritti il suo irradiamento nei paesi del Mediterraneo e la sua penetrazione nel capitalismo imprenditoriale e finanziario; è quindi evidenziato il ruolo da essa svolto nella costruzione del mito del Risorgimento e in particolare del culto di Mazzini e Garibaldi. Infine, nella gestione della morte e dei rituali funebri di personaggi illustri, massoni e non, l’autore intravede una chiave di lettura per comprendere la nascita delle religioni politiche dell’età contemporanea”. Letto sul sito Torinolaica.it il 14 giugno 2010 alle 18,42
Si cambia argomento I cattolici del PD e la Binetti.
Ecco quello che asserisce la Binetti numeraria dell'Opus Dei, non ci sta e sceglie Affaritaliani.it per replicare all'intervista di Luigi Berlinguer ad Affari: "Mettere sullo stesso piano la Massoneria e l'Opus Dei denota un'assoluta ignoranza dei fatti. L'affermazione di Berlinguer è vecchia, falsa ed ipocrita. "Commette un errore di principio, di metodo, di cultura e di valutazione delle persone. Dimostra un Pd talmente vecchio stile nella sua capacità di progettare le cose che per quel che mi riguarda ha reso impossibile la mia permanenza nel partito. Stiamo parlando di due realtà, una è la luce e l'altra è l'ombra. (…) Espressioni di questo tipo rendono problematico anche per gli altri cattolici rimanere nel Pd".
Raffi risponde citando il buio del carcere pontificio di Giuseppe Petroni. nell’agosto 1853 durato fino al 1870.
Asserisce che la componente della Chiesa più aperta alla massoneria è  quella montiana.
                Don Luigi Villa, bresciano, afferma di aver ricevuto un mandato personale da Padre Pio da Pietralcina per denunciare e combattere l'infiltrazione massonica in Vaticano e nella Chiesa. Nelle sue diverse pubblicazioni vi è la dimostrazione che sia Giovanni XXIII che Paolo VI erano membri della Massoneria. Non solo anche i cardinali e i vescovi che si sono dati da fare per dare un indirizzo in senso “modernista” il Concilio erano tutti massoni, di grado più o meno elevato. A suo giudizio, esistono prove che dimostrano l'affiliazione massonica di Paolo VI, tra le quali un bassorilievo sulla porta di bronzo della Basilica di San Pietro, a Roma (poi modificato),  in cui apparivano i simboli massonici sul dorso della sua mano (la stella a cinque punte); mentre altri simboli massonici (la squadra e il compasso, sovrastati da un triangolo) sono ben visibili nel cancello della madre di Montini a Verolavecchia, in provincia di Verona: opera disegnata dal Montini stesso. Inoltre, Paolo VI ricevette il capo della P2, Licio Gelli, in Vaticano, nel 1965, e sotto il suo pontificato venne concessa  al capo virtuale della Massoneria italiana la nomina a commendatore Equitem Ordinis Sancti Silvestri Papae.
Papa Ratzinger afferma: sono pur sempre soggetti che tramano contro l’autorità della Chiesa!
                 Quello riportato in queste pagine sono solo delle impressioni a caldo non è una analisi approfondita di tutta l’intervista. Da precisare inoltre che l’avvocato Raffi ha usato due linguaggi: quello muratorio per gli adepti e quello normale, ma reticente, per la propaganda massonica diffusa.
                  Insomma cosa è oggettivamente la massoneria? Oggi si può avere sicurezza con i vertici della nazione italiana in mano alla massoneria? Quale distacco e imparzialità si potrà mai avere nell’analisi della verità storica? Quando sappiamo che i manovratori della storia del Popolo Italiano, con guasti irreparabili sono stati tutti massoni? Il programma della P2 è in fase di realizzazione, ma già c’è qualcosa di più occulto che per succedere. La massoneria ubbidisce a comandi internazionali! Non è l’associazione dei ben pensanti come Raffi ha propagandato ha punti di contatto sia a destra che a sinistra, ovunque e il motto dei fratelli muratori è l’obbedienza! 
 



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