una passeggiata nel centro storico di Siculiana

QUESTO TESTO E’ STATO REDATTO DALLE VOLONTARIE DEL SERVIZIO CIVILE 2006-7 DELLA PRO LOCO SICULIANA  

Anna Rita Gagliano

Rosaria Pacenzia

Maria Carmela Tavormina

Da piazza Umberto I una passeggiata nel centro storico di Siculiana

La nostra passeggiata nel centro storico di Siculiana ha inizio nella Piazza Umberto I, nobilitata dal Santuario del S.S.Crocifisso, uno degli edifici sacri più antichi del paese. La Chiesa Madre, infatti, fu costruita intorno alla fine del 1500 o agli inizi del 1600, quando i Padri Carmelitani si stabilirono a Siculiana ed edificarono la Chiesa della Madonna del Carmelo, che successivamente fu dedicata a San Leonardo protettore del paese e oggi Santuario del S.S. Crocifisso. Il simulacro del S.S.Crocifisso è una mirabile scultura in legno di leccio, completamente pitturata di marrone, raffigurante il Cristo appena spirato sulla croce. E’ venerato da secoli dai siculianesi, ma anche da numerosi fedeli che a piedi scalzi, dai paesi vicini, vengono in processione sciogliendo i voti, secondo una tradizione ormai secolare. La chiesa è in stile barocco con all’interno dei pregevoli dipinti attribuiti a Raffaello Politi. Nell’abside, salendo da due scalinate laterali si accede alla Tribuna del Crocifisso con il reliquario. All’interno della Chiesa Madre, vi è la Cappella del Battistero o Fonte Battesimale, a pianta rotonda; la cui vasca battesimale è ricavata da un antico sarcofago marmoreo di origine ebraica che dimostra l’esistenza di una comunità ebraica residente nel territorio siculianese intorno al 1500. Quasi contemporaneamente, di fronte al Santuario, fu edificata la Chiesa della Madonna  del Rosario, su cui poi fu costruita la Casa del Fascio con la Torre dell’Orologio, oggi sede dell’ ufficio informazione turistico della Proloco di Siculiana. Dalla piazza, imboccando la via Castello raggiungiamo il Castello Chiaramonte di origine araba. Nel 1310, Federico Chiaramonte lo ricostruì sui ruderi del Kalat Sugul distrutto dai Normanni e gli diede nuovamente splendore. Nel 1311, in grande pompa magna, furono celebrate le nozze tra l’unica figlia di Federico, Costanza, ed il nobile genovese Brancaleone Doria, posto da Dante Alighieri nell’Inferno della Divina Commedia. All’interno del Castello si trova  la più antica chiesa del paese  dedicata prima a San Lorenzo e  poi a Santa Maria degli Angeli, che fu, inoltre, la prima sede di culto del SS. Crocifisso. Attorno al cortile, si trovavano gli alloggi militari e di servizio, i magazzini, le stalle, il carcere e la chiesetta. Il Quarto Nobile era la dimora del barone e la sede dei ricevimenti, costituita su due piani. Il decadimento del castello iniziò con le baronie dei Del Bosco e dei Bonanno, mentre agli inizi del nostro secolo, il barone Agnello  demolì il “Quarto Nobile”, l’ala di maggiore interesse artistico del castello, per costruirvi la villa in stile neo-gotica che ancora oggi permane. In quest’ultima, sembra abbia dimorato, ospite del barone Agnello stesso, lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, in cui scrisse alcune parti del suo più celebre romanzo “Il Gattopardo”.

 A questo punto scendendo dalla via Chiaramonte, una serie di stradine si snodano in una delle zone più antiche del paese, ricca di architetture tipiche della civiltà contadina, che ci permettono attraverso la via Casale di raggiungere la via Concezione, dove troviamo la Chiesa dell’Immacolata Concezione, parrocchia inaugurata nel 1713, costruita per volontà del sacerdote Giacomo Santalucia, oggi non più agibile. Proseguiamo la nostra passeggiata, attraversiamo la via Finestre dove si può ammirare un caratteristico e suggestivo arco a volta gotica, che ci immette nella via G. Marconi, in cui si innalzano i due più importanti palazzi baronali siculianesi. Il Palazzo Alfano sorto tra il XVII e il XVIII secolo, austero nella sua architettura, con ingresso principale in via Marconi n°348, è di aspetto più interessante il prospetto che volge nella via San Francesco, separando in una suggestiva strettoia l’altro Palazzo Agnello sorto un secolo dopo. Molto probabilmente fu la dimora degli Alfani, i quali sicuramente risiedettero a Siculiana dal 1736, anno in cui risalgono i primi atti erogati dal giovane notaio regio Carmelo Alfano.  L’altro palazzo era l’abitazione degli Agnello, che arrivarono a Siculiana dopo il  matrimonio tra Caterina Alfano e Stefano Agnello, il 19 febbraio 1797. Gli Agnello non ebbero mai l’investitura della baronia di Siculiana, ma sicuramente ne influenzarono il percorso storico. Il palazzo è in ottimo stato, grazie alla sua struttura in pietra, e tutt’oggi abitato. Nell’estate 1964,  in mancanza di alberghi fu ospitata nel palazzo Agnello, la troupe cinematografica del film “Sedotta e Abbandonata” di Pietro Germi; protagonista femminile Monica Vitti. L’attrice fuggì letteralmente da Siculiana, per l’afa, la mancanza di servizi di ogni genere, tra i quali l’acqua, e il ruolo del film che non piaceva. La sua fuga fu la fortuna della giovanissima Stefania Sandrelli che ebbe la parte. Scendendo, poi, dalla via San Francesco raggiungiamo la Chiesetta di San Francesco  dedicata proprio all’omonimo Santo, del XVIII secolo, tutt’oggi agibile e adibita al culto. Proseguendo lungo questa via, sbocchiamo in via Castellana e subito dopo troviamo la piazzetta Marino, luogo dell’Istituto Sacro Cuore delle Figlie della misericordia e della Croce. Lungo la via Marconi incontriamo poi la Chiesa Madonna delle Grazie, costruita intorno al XVIII secolo, e in cui si è celebrato messa fino agli anni ’70; oggi in grave condizione di inagibilità per abbandono. Imbocchiamo, così, la via Campo Spoto e vi troviamo il più antico palazzo baronale di Siculiana, detto appunto Palazzo Spoto, del quale restano soltanto le mura esterne. Proseguendo per le vie Madrice, Caruana e Scaramazza arriviamo nella piazzetta di Sant’Antonio, dove si trova l’omonima Chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova, costruita nel 1722 dal sacerdote Giovanni Antonio Failla di Ferla; ristrutturata nel 1996 da un cantiere scuola del Comune ma tutt’ora in grave condizioni di inagibilità. Attraverso la via Vaccaro Merli, arriviamo così in Piazza Basile, dove troviamo il Municipio siculianese e da dove è possibile ammirare il bellissimo panorama della costa di Siculiana Marina.

 

Siculiana

La data ufficiale della fondazione di Siculiana risale al 1310, anno in cui Federico Chiaramonte vi edificò un castello che prese il suo nome, sui resti di una precedente fortezza araba, chiamata Kalat Sigul.

 Il nome Siculiana deriverebbe, secondo alcuni studiosi, dalle parole latine Siculi Janua che significherebbe Porta dei Siculi e della Sicilia; lo storico Pirro ritiene, invece, che sia nata dalla corruzione delle parole saracene Suq al Jani (mercato di Giovanni) riferendosi allo scalo marittimo vicino che permetteva un intenso traffico commerciale, mentre l’Arezzo si riferisce ai termini arabi Suqu ‘l yuni (mercato dei greci). Siculiana, già ritenuta l’antica Cena romana, è uno dei possibili siti della mitica Camico sicana, in cui il famoso architetto ateniese Dedalo costruì una bellissima fortezza per il re sicano Cocalo e dove il re di Creta Minosse trovò la morte, giunto da lontano per punire il fuggiasco Dedalo.

Lo scalo marittimo siculianese per lunghi secoli fu un importante emporio commerciale, in età romana punica si chiamò Erbesso, sotto gli arabi Tirsat’Abbad e Rahi Bekit, intorno al XVI sec.D.C. Cala Cortina e più tardi semplicemente Caricatore di Siculiana attivo fino alla fine del 1800, oggi Siculiana Marina.

 

IL S.S.Crocifisso

Il S.S. Crocifisso è il patrono del paese, da secoli venerato dai siculianesi ma anche da numerosissimi pellegrini  che nei giorni di festa a Lui dedicati, ritornano a Siculiana per sciogliere i voti “m’piduni” secondo una secolare tradizione. L’origine del culto risale all’incirca alla fine del 1300 inizi del 1500, ed è avvolto nella leggenda: il simulacro era stato commissionato dagli abitanti di Bugio; durante il trasporto,i portatori della statua si fermarono a Siculiana per riposare, posando la cassa sigillata in un angolo del locale. Un cieco del luogo (o uno zoppo secondo altri) sedendosi su quella cassa riacquista la vista, gridando al miracolo: La folla dei siculianesi accorsa, prende il Crocifisso e lo porta in processione nella chiesetta del castello. Da qui, inizia la disputa con i burgitani, che lo reclamano come proprio. Finalmente si arriva ad un accordo: se il Crocifisso trainato da buoi avesse oltrepassato il torrente Catania sarebbe stato ceduto ai burgitani, altrimenti sarebbe rimasto ai siculianesi, per volontà divina. I buoi, dopo pochi metri, tornarono indietro e da allora il Crocifisso, patrono del paese, viene festeggiato nei giorni che vanno dall’1 al 3 Maggio, giorno in cui il simulacro viene portato in processione fino a notte fonda per le vie del paese. Caratteristici sono i bruschi movimenti e le picchiate della vara, che secondo la credenza popolare, vanno attribuiti alla volontà del Santo.

 

L’Oasi di Torre Salsa

Nel 2000, è stata istituita da parte della Regione Siciliana la Riserva naturale Orientata di Torre Salsa, gestita dal WWF. Si estende da Siculiana Marina (Monte Stella) ad Eraclea Minoa, in un territorio incontaminato di rara bellezza.

Il paesaggio è molto variegato, si alternano falesie di gesso e di strati di argilla, dune sabbiose, i caratteristici “Trubi”, ossia marne bianche composte dai gusci di microrganismi marini e l’ampia zona umida del Pantano.  Il mare è limpidissimo e i suoi fondali sabbiosi sono ricchi di flora e di fauna. Le dune solitarie di Torre Salsa sembrano rappresentare un luogo ideale per l’ovodeposizione della tartaruga marina Caretta caretta. Il sentiero natura è lungo circa 4 chilometri e consente l’osservazione di diverse specie: gruccione, corvo imperiale, gabbiani, occhiocotto, cuculo dal ciuffo e falco pellegrino, che qui vi nidifica. Nel cuore della Riserva, sulla sommità di un piccolo promontorio, domina la Torre Salsa.

 

Come raggiungere Siculiana

Il paese di Siculiana, si trova lungo la strada statale 115, ad appena 15 Km dalla Valle dei Templi,  nelle vicinanze sia di Eraclea Minoa che di Sciacca. Dall’aeroporto di Palermo dista 175 Km, da percorrere prima in Autostrada A29 fino a Castelvetrano e poi proseguendo per Agrigento sulla S.S.115. Dall’aeroporto di Catania, invece, bisogna prendere l’Autostrada Catania-Palermo fino a Caltanissetta, continuare sulla S.S.640 fino ad Agrigento e percorrere poi la S.S. 115 in direzione Sciacca.     

 

Gli appuntamenti

Febbraio: “Il Carnevale”, con sfilata di carri allegorici nella via    principale del paese;

19 Marzo: “San Giuseppe”, Pranzo dei Santi e distribuzione del pane benedetto ai fedeli;

La Pasqua: Venerdì santo “Via Crucis Vivente”, rappresentazione in     costume della passione e morte di Gesù Cristo; Domenica di Pasqua “Annuncio della Resurrezione a Maria” da parte di San Michele Arcangelo con processione fino al Santuario S.S.Crocifisso;

1-3 Maggio: Festa S.S.Crocifisso;

Luglio-Agosto:Estate Siculianese”, con spettacoli musicali, recite, incontri culturali e manifestazioni sportive;

Ottobre:Siculiana Città degli Sposi”, stand espositivi e sfilate di abiti da sposa, tutto ciò che serve per rendere indimenticabile il giorno del sì;

25 Dicembre-6 Gennaio: “Il Natale”, realizzazione presepi per le vie del paese, spettacoli, commedie, degustazioni di dolci tipici, presepe vivente e arrivo dei Re Magi.

 

I Silos

Nella parte meridionale del Monte San Giuliano o Monte del Caricatore di Siculiana, si possono ancora notare alcuni ruderi di interesse archeologico e monumentale, ossia i silo-granari, scavati nella roccia calcarea per la conserva del grano e di altre mercanzie, oggetto di traffici commerciali. Questi capienti depositi ed i ruderi di antichi magazzini, un tempo erano protetti da una torre di presidio posta sullo stesso monte facendone un fortilizio (torre Felice). Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo fascista, alcuni di questi silo-granari furono nuovamente utilizzati per il loro originario scopo, ovvero la conserva del grano e di altre derrate alimentari da destinare al frazionamento popolare. In tempi più recenti, alcuni di questi silo-granari sono stati riempiti con pietrame e materiale di risulta. Oggi, invece, l’antico Caricatore è stato rovinato e trasformato quasi completamente per opera dell’uomo e dei fenomeni atmosferici, divenendo soltanto testimonianza di un passato ormai dimenticato.

 

 

 

Le necropoli

Dall’indagine archeologica condotta da Alphonse Doria Presidente della Proloco di Siculiana, sono state rinvenute 11 necropoli; tra cui quelle di più facile accesso e nella prossimità del paese sono le necropoli di Siculiana Marina, Lo mbiso e Cantamatina. A Siculiana Marina su un bancone roccioso risultano scavate 8 tombe ad arcosolo di età romana tardo antica in un discreto stato di conservazione; in località Lo mbiso i loculi rinvenuti sono stati invece tre, sempre di età romana romana tardo antica. La necropoli di Cantamatina è caratterizzata dal rinvenimento di frammenti ceramici della prima età del bronzo, frammenti di ceramica medievale, e sei tombe ad arcosolo della medesima età delle precedenti.

Specialità gastronomiche siculianesi

 

Una famosa manifestazione siculianese recita: “Siculiana Città degli Sposi”, ma per i buongustai siculianesi,  e tanti altri provenienti dal resto della provincia di Agrigento e non solo (molti turisti del periodo estivo) Siculiana è considerata “la Città della Pizza”.

Sono presenti, infatti, a Siculiana numerosi locali dove è possibile gustare un’ eccellente pizza rappresentante la migliore tradizione italiana e internazionale.

Le specialità spaziano dalle Focacce ripiene con prodotti del territorio siculianese: come olive nere, ricotta, sarde, pomodorini e vari ortaggi biologicamente coltivati nella zona del paese, alle pizze comunemente conosciute, Margherita, Napoli, “Marinara”, Capricciosa ed ecc.

Caratteristico di Siculiana “Città della Pizza” è il mitico giro pizza, una promozione con la quale pagando un prezzo fisso che in genere non supera mai i 10€  è possibile assaggiare una miriade di gustose pizze, unico presupposto è quello di essere almeno in quattro persone per ordinare il giro pizza.

Per i palati più raffinati sono presenti nel paese di Siculiana, anche dei locali che riescono a soddisfare a pieno le esigenze più disparate, con delle cantine dei vini di ottima qualità.

Sfruttando la posizione di paese affacciato sul Mediterraneo, la marineria locale rifornisce i ristoranti con del ottimo pesce fresco, che viene lavorato dalle sapienti mani degli chefs siculianesi per essere servito nella moltitudine di ricette disponibili presso gli stessi ristoranti presenti non solo nelle frazioni costiere di Siculiana, ma anche nel paese stesso a due passi dal centro storico ed all’ombra del cupolone siculianese, facilmente raggiungibili perché ottimamente collegate con le vie di comunicazione (SS 115) sia in direzione Agrigento che in direzione Sciacca.

Ecco l’elenco di alcuni ristoranti e pizzerie nel territorio:

Scacciapensieri, C/da Senia Margio SS115, 0922/818490

Vossia, C.da Pietre Cadute, 0922/818226, 333-6013866

Camping Canne, Siculiana Marina, 338-7476660/ 339-7440778

Casa Don Giustino, via P. Di Piemonten°1, 0922/817484-815072-815167-815210

Agriturismo Villa Capo, Ctr. Capo, 0922/817186- 338-7409650

La Scogliera, via San Pietro n°54, 0922/817532

Lustru di Luna, via Lungomare n°108, 0922/815198, 388-3010965

Lido Sabbia D’oro, Ctr.Monte Stella, 0922/815174, 338-5403024

Herbesso Village, C.da Lampiso, 0922/815169

Liolà, Ctr. Pietre Cadute, 0922/815492

La Ginestra, Ctr Capo, 0922/817175, 335-6628804

Mizzika, piazza Umberto I n°28, 0922/ 817686

Casa del Popolo, via Berlinguer, 0922/817351, 3470530967

Zizzania, via Francia n° 14, 0922/818432, 347-9023886

 



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